In questa guida su come scegliere l’avvitatore, trovate consigli e particolari a cui fare attenzione prima di acquistare il vostro avvitatore professionale o modello economico.

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Il miglior compromesso tra qualità effettiva, accessori e design

Molto spesso, quando si decide di optare per uno strumento utile nel bricolage così come nel tempo libero quale un avvitatore, possibilmente dotato di funzione trapano, bisogna avere una confidenza non indifferente con il fai da te; in caso contrario, specie se non si è professionisti nel campo dei lavori manuali, si rischia spesso di procurarsi incidenti abbastanza gravi.

Negli ultimi anni, grazie al rinnovamento della tecnologia nel campo avvitatori, è diventato comunque possibile scegliere un elettroutensile di qualità e potenza che sia comunque in grado di permetterci le migliori precauzioni.

Il design diventa così fondamentale: è sicuramente bene selezionare un prodotto in grado di durare nel tempo, tuttavia occorre che l’avvitatore risponda a degli indispensabili requisiti di compattezza e resistenza, non pesando eccessivamente (rientrando perciò tra gli 1,5 – 2 kg) e aggiungendo una dotazione di accessori (punte, luci frontali) in grado di affrontare tutte le sfide che il campo del lavoro manuale propone.

Come optare per le migliori performance dell’avvitatore

Scegliendo l’avvitatore, dovremo prestare attenzione alla presenza di una doppia batteria, di cui una è di riserva e possibilmente in Litio, in grado di conservare una durata superiore (spesso oltre le sei ore) rispetto alle classiche batterie Ni-Cd.

Il movimento viene così più spontaneo e privo di cavi superflui che possono impicciare lo svolgimento dei nostri compiti.
Un valido avvitatore deve inoltre necessariamente essere al di sopra dei dieci Volt, e mostrare tra le specifiche tecniche un numero di giri per minuto in grado di superare i mille.

I valori di serraggio devono essere altresì ponderati molto bene perchè eserciti una giusta forza di precarico: valori troppo elevati o troppo bassi potrebbero rilasciare troppo stress sulle componenti dell’avvitatore, usurandolo e rompendolo nel lungo periodo.

Un’aggiunta tecnica per l’avvitatore: la foratura

Generalmente, la maggior parte degli avvitatori in commercio è dotata della capacità di foratura, misurata in ordini di diametro e dipendente dalla qualità della componentistica utilizzata.

I materiali standard perforabili con agevolezza da un avvitatore sono legno e metallo; normalmente per un avvitatore di categoria medioelevata questi standard vanno mantenuti oltre i 10 mm.

Tenendo conto di tutti questi parametri, il budget medio per un avvitatore di qualità si attesta sui 100-150 Euro, per i dispositivi dotati sia di doppia batteria che di funzione percussiva, indispensabile qualora un giorno desiderassimo affrontare quanti più lavori possibili con il nostro nuovo acquisto.

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